Tra un dibattito e un altro, si sta consumando l’ennesima elezione USA, dopo l’era Obama.
Infatti oramai le truppe sono schierate e incominciano i dibattiti, per ora riservati a squadre, i repubblicani e quindi i democratici, e prendono corpo i temi e le personalità sul campo.
Da una parte la squadra dell’attuale amministrazione, dopo aver tentato di candidare il vicepresidente Biden (da poco ha rinunciato), si trova con la Hillary Clinton e Sanders a cercare di avere un nuovo mandato che non è così scontato.
Infatti mentre Sander (socialista!) è fuori partita anche se raccoglie consenso nella base democratica, il vero front runner è la Clinton, che si barcamena tra uno scandalo e l’altro (email e benghazi) e che cerca di mantenere le proprie posizioni con una certa difficoltà, ma senza mettere niente di nuovo nel programma sia economico che sociale, mancando sia di smalto che di innovazione.
Dall’altra parte i candidati anche se molteplici (più di 15) si stanno oramai selezionando, tra Trump e Carson e quindi Bush e Rubio.
Abbiamo prima di tutto da far notare come il candidato favorito all inizio, sta finendo la sua spinta e sta arrancando, con grande scalpore per tutti, non avendo fatto alcuna proposta particolare e non essendosi distinto per capacità o altro.
Dall’altra parte il chirurgo di colore e di successo Carson è la vera novità, rappresenta la classe media Usa e soprattutto il cambiamento e la speranza all’interno di un partito ultra-conservatore negli ultimi anni (basta pensare al fenomeno del Tea party).
Ancora però (a mio avviso per poco ancora) resta il front runner, il costruttore Trump, con la sua capacità di voler rappresentare (a mio avviso sbagliando) la pancia degli Usa, con proposte un po’ scioccanti e dubbie pur di cavalcare la scena, anche se nella base repubblicana non è ben visto (oltre a quella internazionale).
Si preannuncia quindi una sfida all interno dei Partiti per le primarie e quindi forse (finalmente) un qualcosa di avvincente per la campagna elettorale, con finale nell autunno del 2016.