La strage di Orlando

La strage notturna nel locale gay di Orlando scatena perplessità e critiche
All’inizio del mese di Giugno si è consumata una delle stragi più orrende dell’età moderna, un cittadino americano, giura fedeltà all’isis al telefono e poi, armato, con armi acquistate legalmente è entrato in uno dei locali gay dove la movida omosessuale è la più inn della Florida, uccidendo circa 50 persone e ferendone altrettanto.
L’uomo è un giovane americano di origine afghane, che, tramite il lavoro di guarda giurata ha potuto acquistare legalmente armi da fuoco con canna lunga a colpi semi automatici, scrivendo così una delle pagine più nelle della storia americana.
Il killer era già stato fermato diverse volte dai servizi segreti americani, che, in seguito lo hanno rilasciato. Anche l’ex moglie ammette alla stampa mondiale che l’ex marito non aveva una stabilità mentale equilibrata.
Secondo Obama non ci sono prove chiare che il killer di Orlando sia stato guidato da estremisti o che abbia fatto parte di un complotto. Il presidente americano ha spiegato in conferenza che l’autore della strage sembra sia stato ispirato dall’informazione estremista disseminata in internet. Obama ha definito la strage come estremismo cresciuto entro i confini nazionali definendola “qualcosa di simile alla strage di San Bernardino”. Il presidente ha sottolineato come il killer abbia agito dopo aver acquistato un tipo armi “non difficili da ottenere” , ed infatti sulla questione armi facili (il killer era già nella lista delle persone sotto il controllo dell’agenzia federale) interviene anche il candidato alla poltrona della stanza ovale Hillary Clinton dicendo “Se l’Fbi è sulle tue tracce non dovrebbe essere possibile che tu possa acquistare delle armi senza che nessuno ti chieda nulla”. Poi la Clinton aggiunge: “Fermare i lupi solitari sarà la mia priorità numero uno”.