Siamo tutti tornati alla vita normale (quasi) con un pò di frenesia e tanto dolore al contempo nel cuore; la frenesia è nel voler tornare nel nostro tran tran quotidiano e

dall’altra parte la paura sia del contagio (ancora in atto) sia del nostro futuro economico.

Per quanto riguarda il settore sanitario non entro nella materia in quanto non è di mia competenza, sottolineo a mio avviso il ritardo che c’è stato a capire l’emergenza e dare seguito a misure di lockdown e di protezione, e questo secondo me ma a mio avviso secondo tutti è l’atto più grave.

Dal punto di vista della ripartenza, e dell’economico, qui rasentiamo la “follia” o l’incapacità a secondo di come consideriamo i comportamenti.

L’Italia aveva bisogno di liquidità per i singoli e per l’impresa; come hanno fatto in USA con 2,5 trillioni dati direttamente sui  conti personali e societari, noi dovevamo iniettare liquidità subito sui conti e dare “soldi”.

Questo non è stato fatto anzi si è scaricata la responsabilità sulle banche ed enti vari; la verità è che non si voleva fare e/o non si poteva fare per grandi quantità di liquido, ma non si è voluto dirlo a meno per quello che riguarda la grandezza della manovra, facendo passare un grande “bazooka” per quello che potrebbe essere considerate delle “miccette” da sparare a capodanno.

Non ci si rende conto di come andare avanti, che altri soldi possibili a oggi non ci sono e che la possibilità di avere degli altri nel futuro è ancora più difficile, ma almeno dichiariamolo.

La mia grande paura sia per noi che per i nostri figli e il fallimento, “default”, che vedo purtroppo sempre più avvicinarsi costantemente invece di allontanarsi come tutti quanti noi vorremmo.

Speriamo di essere smentiti! Per ora proviamo ad andare avanti e vediamo se riusciamo a uscire dal tunnel!; Proviamoci!!!

Franz Turchi