Quello che noto in questi giorni è la totale sfiducia e incertezza  che hanno le persone che ascolto nei campi più diversi, dal lavoro all’ufficio, dall’agricoltura e all’università ecc.

Dal 2008 l’Italia è cambiata profondamente, la crisi ha inciso nell’economia ma soprattutto nelle nostre vite e nel quotidiano.

Questo cambio ha prodotto da una parte un sentimento di sfiducia e incertezza e dall’altra parte di rancore o rabbia.

Certo l’avvicinarsi di un altra recessione (che spero meno dura della precedente) non aiuta a uscire da questa condizione ma anzi l’aggrava.

Quello che a mio avviso accelera e penalizza ancora di più, è lo spettacolo che questo governo dà ogni giorno, su qualunque tema debba affrontare, dalla politica estera alla politica economica; quelli che erano dei nostri pilastri e punti di riferimento, vengono abbattuti in maniera veloce e “dura”.

Questo è legittimo se fatto democraticamente e da qualsiasi forza politica, non lo è invece soprattutto quello di non di voler mai dare una soluzione adeguata a quello che si toglie o si cancella; è una vera e propria responsabilità politica che nessuno vuole affrontare!

Guardate allo spettacolo di queste ore sulla TAV o agli annunci alle “case chiuse”; direi incredibile e imbarazzante il tutto.

Speriamo quindi che la “sete” di campagna elettorale, redima e cambi qualcuno nei suoi propositi: a breve!