Dopo gli ultimi avvenimenti della strage di Istanbul, blocchino le frontiere

Continua l’affluenza d’immigrati in tutta Europa, rendendo la situazione attuale ancora più complicata di quanto lo sia, non si tratta più di accoglienza per solidarietà bensì di un numero eccessivo di persone che rendono invivibili i paesi ospitanti.

La Svezia infatti, con un colpo basso agli altri Paesi d’Europa ha organizzato un espulsione di circa 80.000 immigrati, mettendo così nel panico le nazioni a lei limitrofe. Bisognerebbe piuttosto bloccare i flussi d’immigrazione, o fare una forte scrematura d’immigrati riducendo ad un numero minimo gli ospitati, anziché continuare a farne entrare a migliaia e tra l’altro pagargli 46€ al giorno.

Questo problema è strettamente legato al problema del terrorismo che è presente per dato di fatto nei flussi immigratori, basti pensare che a metà Febbraio un immigrato entrato in Turchia si è fatto esplodere nel centro storico di Istanbul causano centinaia di morti.

Le priorità per l’Italia devono due: bloccare il flusso d’immigrazione e garantire la sicurezza ai cittadini. Bloccarne il flusso perché tutti gli italiani sono stufi di vedere gli immigrati entrare nel loro territorio a fare scorribande e seminare il terrore per le strade.

Per quanto riguarda la sicurezza, tenendo anche conto del Giubileo, i corpi armati stanno svolgendo un lavoro impeccabile di controllo, tenendo d’occhio i luoghi di maggior attrazione turistica, di fatti vedere militari sparsi per la città, per una persona con del buon senso rappresenta uno status di sicurezza e quindi di tranquillità, che di questi tempi per i fatti successi a Parigi e ad Istanbul è una cosa non da poco acquietare i cittadini e farli sentire protetti. Ovviamente le precauzioni non sono mai troppe, e certe volte è giusto e doveroso fermare il problema alla radice, prima che le gesta di un folle rovinino una famiglia e macchino di sangue la penisola.