Il giorno fissato è mercoledì 27 settembre, data entro la quale il governo deve varare la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def). Un passo preliminare alla presentazione da parte dell’Esecutivo del disegno di legge di bilancio 2018.Testo che poi dovrà essere approvato dalle camere del Parlamento entro la fine dell’anno.
Con la nota di aggiornamento del Def, il governo aggiorna gli obiettivi programmatici del Def presentato l’anno precedente. La Nota contiene anche i nuovi parametri macroeconomici riferiti a: Pil, rapporto deficit-Pil e debito pubblico-Pil. Un documento fondamentale, in quanto sulla base degli orientamenti esposti nella Nota, il Governo presenta, entro la metà di ottobre, il disegno di legge di bilancio, dando inizio alla sessione parlamentare di bilancio.
Le camere hanno riaperto i dibattiti il 4 settembre con la cima dell’agenda riempita dal caso Regeni in Egitto e l’apertura della lettera sugli scostamenti degli obiettivi di bilancio e dopo la presentazione della Nota da parte del Governo, il Parlamento vota una risoluzione su quest’ultima. Quest’anno il passaggio parlamentare si presenta delicato, a dover essere approvata ci sarà anche la lettera del governo al Parlamento con la quale, in base al nuovo articolo 81 della Costituzione, si chiede l’autorizzazione allo scostamento di medio termine dal deficit di fatti si tratta in sostanza dell’autorizzazione a passare dall’1,2 previsto all’1,7 o 8 in modo da avere maggiori risorse da investire sulla crescita e sul lavoro giovanile. Per il via libera alla lettera serve la maggioranza assoluta dei voti.
Il passaggio successivo nel ciclo di bilancio inizia il 15 ottobre come del resto tutti gli altri paesi dell’area euro, il Governo italiano deve spedire alla Commissione Europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio per l’anno entrante. Il documento è composto da una serie di tabulati e riassume gli obiettivi della successiva legge di bilancio, il saldo di bilancio e la quantificazione delle misure contenute nella manovra e le indicazioni su come tali misure diano seguito alle raccomandazioni formulate dalle istituzioni europee.
Il governo presenta ufficialmente in Parlamento il provvedimento che contiene la manovra triennale (2018-2012) di finanza pubblica e il disegno di legge di bilancio.. Il testo contiene le misure per realizzare gli obiettivi indicati nella nota di aggiornamento del Def con le conseguenti previsioni di entrata e di spesa.
Il passo successivo si svolgerà il 30 novembre presso la Commissione Ue che deve esprimere un primo parere sulla legge di bilancio dei paesi europei, per verificare l’aderenza agli impegni presi sul fronte dei vincoli di pubblica finanza. Anche se la Commissione aspetta sempre che a inizio novembre vengano pubblicate le sue previsioni economiche d’autunno dove sono aggiornate le stime per tutti gli Stati sui principali indicatori macroeconomici ovvero Pil,deficit -Pil, debito-Pil. La Commissione, come l’anno scorso, potrebbe limitarsi a dare un primo parere entro la fine novembre, per poi dare un giudizio definitivo sulla manovra nel 2018.
Come di consueto ovviamente dovranno prima di tutto approvare la manovra macroeconomica che, potrà essere varata entro e non oltre il 32 dicembre, salvo poi limitazioni che verranno commissionate dai palazzi del potere europeo.