arresti a parigi

Giorni di paura nella Capitale francese, dove, nelle ultime settimane si è creato sgomento a causa di diversi arresti di presunti terroristi e di un auto carica di bombole di gas davanti alla cattedrale di Notre-Dame.

L’auto piena di bombole di gas rinvenuta davanti la cattedrale parigina ha fatto si che venissero arrestate 3 donne che sembrano essere affiliate allo Stato islamico. Durante l’operazione d’arresto delle 3 signore di origine siriane, uno dei poliziotti è stato ferito, non gravemente, da una coltellata sferrata da una delle presente attentatrici.

Gli arrestati nel mese di Settembre sono 8, tra questi tre ragazzi di 15 anni che, erano intenti ad acquistare dei Kalashnikov, ma sono stati fermati nel quartiere latino dai nuclei antiterrorismo francesi che già da tempo li monitoravano. Secondo le indagini i 5 presunti attentatori di origine siriana erano in contatto con un ex rapper di Parigi, Rachid Kassim che ora si trova in Siria e si presume sia artefice di alcuni attentati consumati nel 2016, di fatti sembra stessero preparando un attentato, che, nei giorni successivi si sarebbe consumato proprio nella metropoli più grande di Francia.

L’età dei giovani estremisti spaventa e non poco la popolazione francese, che, già vivendo nel terrore non fa che aumentare lo sgomento e la paura di frequentare luoghi pubblici. Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve ha spiegato che l’arresto è stato possibile grazie ad alcune operazioni dei servizi segreti, la cui attività si è intensificata in modo significativo. Uscendo da un Consiglio dei ministri, Cazeneuve ha detto alle telecamere di tutto il mondo che è stato possibile arrivare ai 3 adolescenti tramite monitoraggio delle comunicazioni di messaggeria istantanea e dai social network utilizzati dalle cellule jihadiste.

I cittadini della Capitale francese vedono dunque intorno a possibili nemici in qualsiasi ramo della società, di qualunque sesso ed età. Tutto ciò gioca a favore della jihad che, così facendo sviluppa un terrorismo psicologico, che non solo colpisce la Francia ma l’intero mondo.