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Alla vigilia dell’arrivo a New York di Barack Obama, Matteo Renzi e altri 191 capi di Stato e di Governo, che prenderanno parte lunedì al summit sull’immigrazione ed all’assemblea generale dell’Onu, un ordigno è esploso alle 20.30 sconvolgendo il quartiere di Chelsea, nella West di Manhattan ferendo 29 persone. La Farnesina ha già fatto sapere che non risultano italiani tra i feriti.

 Un secondo ordigno, fatto in casa con una pentola a pressione, un cellulare e dei fili elettrici attaccati, è stato ritrovato poco dopo a quattro isolati di distanza. E l’ordigno ritrovato e fortunatamente inesploso è uguale a quello che provocò la morte di numerose persone durante la maratona di Boston nel 2013 .

E nella notte, dopo le prime indagini, i quotidiani statunitensi descrivono le due bombe come “piene di schegge e frammenti metallici” e concepite per fare il massimo danno in termini di caos e di vittime”. L’esplosivo utilizzato sarebbe la tannerite e come detonatori sono stati utilizzati vecchi cellulari e fili elettrici.

Nel pomeriggio, le forze dell’ordine statunitensi avevano già dato notizia di una bomba esplosa in un cassonetto del pattume sul circuito di una maratona da 5 chilometri nel New Jersey, facendo così annullare la corsa. Il primo cittadino di New York Bill De Blasio ha escluso in conferenza stampa collegamenti tra le due esplosioni. Secondo la Cnn gli inquirenti hanno trovato analogie tra l’ordigno esploso a New York e quello detonato in New Jersey ma non hanno concluso almeno per ora che ci sia un legame,

Mezz’ora prima dell’esplosione della bomba a New York, nove persone erano state ferite a coltellate dentro un centro commerciale a St. Cloud, a un centinaio di chilometri a nord-ovest da Minneapolis nello Stato del Minnesota, da un uomo che inneggiava ad Allah e che subito dopo è stato ucciso.

La rivendicazione da parte dell’isis degli attentati. Secondo gli inquirenti americani, non c’è al momento alcun elemento che colleghi l’aggressione a colpi di coltello con l’esplosione a Manhattan. Continua dunque il terrorismo psicologico dell’Isis ai danni dell’occidente, che, citando Dante Alighieri “Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura” ha sempre più paura al solo pensiero di attacchi terroristici.