Se non fosse qualcosa di drammatico, che va a colpire ognuno di noi, ci sarebbe da esprimere solo “Pena”, rispetto a quello che vediamo in questi giorni.
Infatti i mercati e lo spread sta colpendo duro il nostro Paese e questo ci costringerà comunque a pagare più interessi nel prossimo periodo.
La manovra impiantata e basata fondamentalmente in “spesa sociale” o “stato sociale”, che per se stessa è tutta innovativa, come impostazione, ed è per questo che richiedeva due punti certi economici oltre a uno politico, che mancano invece totalmente.
Primo punto: bisognava rendere certo l’aumento del PIL nei prossimi tre anni, con proiezioni possibili; ma non è stato fatto, perché non c’è storia né sistema che possa dare una certa credibilità a qualsivoglia proiezione di crescita del PIL, con questo modello economico presentato.
Punto due: bisognava fare comunque a mio avviso una spesa intesa di investimenti per esempio strutturali, di spese pubbliche ecc, che generano ricchezza in ogni caso e che portavano a far salire potenzialmente il PIL.
Anche questo non si è fatto, ma ancora più evidente è l’errore politico!
In questi mesi, quando si sapeva che si andava a presentare una tale manovra economica, tutto si doveva fare, ma certo non arrivare allo scontro istituzionale che abbiamo visto con gli organismi europei.
Invece a dir poco siamo a livelli di scontro verbale quotidiano con tutti in europa e questo può solo aggravare il tutto; a questo punto oltre che aggrapparci a qualche “santo” che non c’è in questi casi, credo che la cosa più saggia che si possa fare è chiedere al Quirinale che si possa intervenire; il quale è l’unico in questo momento a poter far si “di quadrare il cerchio”.
Sperem!!
Franz Turchi