Roma sprofonda nel caos, sindaco assente e cittadini sempre più isolati e delusi
Sono passati ormai 6 mesi dall’inizio del mandato di Virginia Raggi, in questo lasso ti tempo sembra non essere stato rispettato nessuno degli impegni presi in campagna elettorale dal neo sindaco della Capitale.
La paura è che quello che a Roma sembra essere provvisoriamente a galla possa affondare in un baratro, a causa della mancanza di lavoro da parte di chi, durante le elezioni ha messo ben in evidenza come un baluardo la voglia di cambiare interamente Roma.
Un ideale quello del Movimento 5 Stelle che sembra essere un riflesso ben lontano da quello che la Giunta capitolina presenta, tra dimissioni di diversi assessori e dei vertici Ama ed Atac, contando anche un inchiesta giudiziaria che ha coinvolto un membro del team penta stellato.
Virginia Raggi si è schierata nei primi mesi di mandato assolutamente contro la candidatura ufficiale di Roma alle Olimpiadi, usando come giustificazione il fatto che Roma ha bisogno di una manutenzione ordinaria e non di eventi straordinari. Poi però ha incontrato il Ministro dei Trasporti Del Rio ed apre alle edificazioni del GRAB ( Gran Raccordo Anulare per Biciclette ) e alla costruzione di una funivia che collega la zona Battistini con il quartiere Casalotti nella periferia ovest di Roma.
L’opinione pubblica è ovviamente sempre più perplessa e costantemente in bilico, viste le premesse che il Movimento 5 Stelle pone come principio cardine del proprio operato politico e il chiaro animo populista che sottolineano in ogni loro gesto. In una città sempre più nel caos Virginia Raggi sembra avere solo un ruolo rappresentativo, viste le numerose iniziative cui prende parte, dimenticando che il ruolo del Sindaco è per la quasi totalità amministrativo ed una piccola parte rappresentativo. Purtroppo però per la Giunta penta stellata amministrare Roma si è rivelato più difficile di quanto pensassero in partenza, perché non basta iniziare il mandato dicendo “cambiamo tutto” e poi non riuscire a gestire nessuna problematica che da anni imperversa sulla Capitale, perché si è vero che la città cade in pezzi ma ciò non giustifica l’insufficienza con cui viene amministrata.
Le periferie romane sono sempre più abbandonate a loro stesse, con strade devastate da buche e sporcizia, illuminazioni insufficienti e traffico costante. Il centro storico parzialmente pulito, solo nelle zone principali, perché, basta avvicinarsi al Lungo Tevere per trovare pattume gettato ovunque anche sulle rive e nelle acque del fiume. Va sì fatto un richiamo alla civiltà delle persone, che, buttano ogni giorno a terra tonnellate di rifiuti.
A tutto questo disordine quotidiano vanno aggiunti eventi straordinari, come il terremoto che ha lesionato diversi edifici storici, dalla fermata del FS di Trastevere all’Università “La Sapienza” che, presenta all’interno dell’edificio alcune crepe. Buona l’iniziativa del Sindaco di chiedere gli edifici scolastici della Capitale per delle perizie tecniche da parte del persona ATA, ma di fondo persiste il problema della poca cura delle infrastrutture alle norme anti sismiche e ciò è colpa delle precedenti amministrazioni.
Se tutto quello che il neo inquilino del Palazzo Senatorio di Piazza del Campidoglio ha fatto è poco per la città, quello che non ha fatto e che va assolutamente attuato è tanto. Il cittadino romano si chiede quando verrà completata l’ormai storica Metro C, che, vanta una storia tutt’altro che onorevole. A riguardo dei di mezzi di trasporto va anche potenziata la flotta di autobus, perché si è vero sono stati aggiunti 150 vetture ma non bastano per riempire i vuoti che ogni giorno lasciano gli autobus in costante manutenzione ed oramai da rottamare.
Andrebbe anche potenziato il personale Ama per la pulizia della città che versa in condizioni igieniche pietose, nel centro storico e soprattutto in periferia, dove, i cittadini hanno imparato a convivere con i rifiuti che costantemente si incontrano per le strade ed i cassonetti costantemente stracolmi e con una raccolta differenziata partita parzialmente solo in alcune zone di Roma. Tutto ciò rende imbarazzante la reputazione da Roma conquistata seguendo principii morali, civili e storici. Necessitano anche di riparazioni urgenti anche le strade che collezionano voragini di giorno in giorno ed anche le reti fognarie, viste le situazioni in cui versano, a partire dai continui intoppi che si formano ogni volta che piove formando veri e propri laghi artificiali.
A preoccupare, sono i consiglieri comunali che rappresentano una crisi che si intreccia ma è diversa da quella innescata dalle dimissioni ad inizio mandato degli assessori Minenna e Raineri. Risultano quasi incapaci davanti alle cariche assunte, forse, perché entranti in un sistema di amministrazione complesso che cittadini comuni non sono in grado di controllare e tutto ciò congela ancora di più l’amministrazione Raggi, che, partendo dalla colonna portante a Piazza del Campidoglio si estende anche ai vari rami di gestione.
Tra milioni di problemi nella gestione della città, ovviamente a perdere è sempre il cittadino, che, oltre ad aver riposto la fiducia a queste persone che hanno promesso tutt’altro, di giorno in giorno è sempre più abbandonato a se stesso, cercando di sopravvivere a quella che ormai viene definita “giungla urbana”.
I cittadini vivono le stesse situazioni di disagio dei scorsi anni e il Sindaco con la sua Giunta non riesce a controllare la situazione a causa delle continue liti e degli scandali interni che propagano una situazione di disagio da Piazza del Campidoglio a tutta Roma.
Tutto ciò è dovuto all’inesperienza di chi è stato messo alla guida e che è stato preferito dai romani a chi ha esperienza da anni in amministrazione. Buone le intenzione e belle le parole che sono state utilizzare in campagna Elettorale, peccato poi al momento di realizzarle qualcosa sembra non funzionare e tutto questo tiene costantemente l’intera amministrazione di Roma in stallo.