a cura di Giorgio Luca
Premessa
La crescente necessità di energia elettrica è oggi una tematica di rilevanza strategica, tanto da indirizzare le scelte di investimento di ogni nazione. Ancorché l’adozione di moderne tecnologie per la produzione di energia nucleare possa risultare una soluzione di medio/lungo termine, è importante evidenziare quanto il fotovoltaico oggi possa assicurare una soluzione nel breve periodo di notevole ritorno economico.
Situazione
L’attuale produzione di energia elettrica attraverso i pannelli fotovoltaici è ancora a livelli medio-bassi, conseguenza sia dell’elevato costo di acquisto e installazione di questi che di una politica di incentivi mai adeguatamente indirizzata alla loro effettiva diffusione su larga scala. D’altro canto, devono essere considerati i seguenti elementi:
- disponibilità della risorsa “energia solare” in enorme quantità. Condizione facilitata dalla conformazione territoriale del nostro Paese;
- crescente domanda di energia, sia per il fabbisogno industriale che domestico, che non si è in grado di soddisfare con le risorse presenti nel nostro territorio e pertanto necessita di investimenti, in parte sono sostenuti dai consumatori ed in parte dallo Stato, per l’acquisto della stessa da paesi esteri;
- esistenza di fondi ed incentivi fiscali per l’acquisto di pannelli fotovoltaici, in particolare va considerato il “Superbonus 110%” nel quale rientra, tra l’altro, l’installazione dei pannelli stessi, ma con l’aggiunta di ulteriori requisiti per il suo ottenimento (es. cappotto termico, ecc.) che, come dimostrato da recenti indagini, ha fatto emergere molte frodi nel settore edile1.
Alla luce di queste considerazioni, rammentando che la produzione di energia attraverso pannelli solari ha anche un minor impatto ambientale, è utile fornire qualche dato numerico.
Fabbisogno annuale
Il fabbisogno annuale di energia elettrica nazionale, dato fornito da Terna SpA quale gestore della rete elettrica nazionale2, necessita di una quota parte di energia acquistata dall’estero, quota che nel 2019 è stata pari a circa il 12% del fabbisogno complessivo nazionale, mentre nel 2020 all’11% circa.

Va considerato, ovviamente, che nel 2020 il fabbisogno è sceso per effetto dell’emergenza pandemica e della minor domanda dal settore lavorativo, ma è fatto noto che la domanda energetica corrente è fortemente in crescita, grazie anche ad una ripresa dell’attività industriale e terziaria (i due principali settori di consumo, come da immagine precedente).
Investimenti
Gli investimenti effettuati nel 2021 ed ammessi a detrazione sul fondo “Superbonus 110%” (dato fornito dall’Enea3,
ente incaricato della certificazione delle detrazioni fiscali finalizzate all’efficientamento energetico) sono di € 16.204.348.017,13 come totale investimenti ammessi a detrazione al 31/12/2021.
Capacità produttiva
Secondo quanto indicato nel rapporto “A Strategic Plan for Research and Innovation to Relaunch the Italian Photovoltaic Sector”, redatto dal centro studi Eurac Research e dal Consiglio Nazionale di Ricerca4, in Italia la quota di suolo consumato è pari a circa il 7,1% del totale, di cui il 30% è occupata da edifici che potrebbero essere usati per installare pannelli solari e contribuire alla generazione di energia pulita a livello nazionale.
Su tale base, dalle stime dei ricercatori, sfruttando anche solo il 2,5% della superficie dei tetti di edifici residenziali esistenti si potrebbero installare quasi 90 km2 di moduli fotovoltaici utili a generare circa 22,5 TWh all’anno, praticamente raddoppiando il valore ottenuto dal fotovoltaico nel 2020 e coprire ampiamente la quantità di energia importata dall’estero (vds. Figura 1).
Incrementando l’impiego di impianti fotovoltaici il solo comparto residenziale permetterebbe all’Italia di raggiungere l’obiettivo di 73,1 TWh all’anno ben prima del 2030, termine stabilito dal PNIEC (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima). Inoltre, è importante segnalare il progetto europeo Photorama5 finalizzato a creare nuovi pannelli solari attraverso il riciclo di quelli giunti a fine vita e ridurre la dipendenza della propria transizione ecologica dal mercato asiatico.
Considerazioni e proposte
Al fine di incrementare la produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici, si potrebbero apportare modifiche alla destinazione di spesa prevista per il “Superbonus 110%”, dirottandolo esclusivamente alle attività di acquisto ed installazione di pannelli da installare sulle coperture degli edifici. In questo modo si otterrebbero vantaggi significativi, sia nel breve che nel medio periodo, tra cui:
- un ritorno diretto ed immediato da parte dei consumatori che, attingendo da questa fonte energetica, non usufruirebbero di quella fornita dalla rete esterna;
- un minor quantitativo di energia acquistata da nazioni estere, diminuendo la spesa economica ed aumentando la capacità nazionale nella produzione di energia;
- una maggiore produzione di energia a basso impatto ambientale, in linea con le nuove disposizioni europee per il clima;
- l’energia non utilizzata dai consumatori sarebbe immessa nella rete nazionale.
Infine, è da considerare l’esistenza di numerosi edifici utilizzati dalle pubbliche amministrazioni (Enti centrali/territoriali, scuole, ospedali, ecc.) che, non potendo beneficiare del “Superbonus 110%” sarebbero esclusi da questo progetto. A tal riguardo, i risparmi ottenuti in questo processo virtuoso (con particolare riferimento al precedente punto b.) potrebbero essere reinvestiti nell’installazione di pannelli fotovoltaici su tali edifici, contribuendo ad abbattere i costi di gestione.
L’attività di controllo
In considerazione dei recenti eventi di frode accertati sui crediti dal “superbonus 110%” è indispensabile attuare un processo di controllo in grado di attestare l’effettiva produzione di corrente elettrica dai pannelli fotovoltaici. Al riguardo, necessitando tale attività produttiva del collegamento alla rete elettrica nazionale per l’immissione del surplus non consumato, l’attività di monitoraggio da remoto dei contatori elettrici consentirebbe già un primo livello di controllo. Accertando l’effettiva installazione e funzionamento dell’impianto stesso ed avallandone successivamente il contributo spettante dal bonus.
1 Da indagini svolte dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza sono emerse frodi per 4,4 mld di Euro derivanti da crediti inesistenti (fonte ANSA 10/02/2022).
2 https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/evoluzione-mercato-elettrico, https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche.
3 https://www.lavoripubblici.it/news/superbonus-110-dicembre-2021-schizzano-dati-report-enea-27438.
4 https://www.eurac.edu/it/magazine/rilanciare-industria-fotovoltaica-italia-ricerca-sviluppo.
5 Finanziato dal programma Horizon 2020, che coinvolge 13 realtà tra istituti di ricerca e aziende, provenienti da 7 Paesi Italia compresa, grazie alla partecipazione di Enea ed Enel Green Power. Budget stanziato pari a 10 milioni di euro e tre anni di tempo per la realizzazione https://cordis.europa.eu/project/id/958223/it.